La simpatia degli Arteteca al festival

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Pompei, 31 luglio 2018

Prosegue a Pompei l’Italian Movie Award, il festival fondato e diretto da Carlo Fumo, di giorno regista in lino di bianco vestito, di sera cerimoniere in elegantissimo smoking.

Una musica maestosa e solenne, a tratti quasi inquietante come il Futuro -tema della manifestazione-, accompagna ogni sera la discesa degli ospiti da una scalinata scenografica da far impallidire quella di Sanremo.

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Ieri, lunedì 31 luglio, è stato il primo giorno di lezioni per gli iscritti all’Italian Movie Master© 2018. Docente per un giorno lo scrittore e ricercatore Virginio De Maio, che ha appassionato le decine di ragazzi presenti nell’Aula Consiliare del Comune di Pompei parlando di come il cinema possa stimolare creatività e ispirazione. Tra esercizi di concentrazione, qualche accenno alla fisica quantistica e proiezioni di clip tratte da film più o meno conosciuti, De Maio ha spiegato come la settima arte riesca a influenzare positivamente la nostra vita, il nostro lavoro e le nostre relazioni.

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Ospiti della seconda serata del festival gli esilaranti Arteteca, il duo comico, coppia anche nella vita, composto da Monica Lima e Enzo Iuppariello, protagonisti del film Finalmente sposi per la regia di Lello Arena, accompagnati dal produttore di Tunnel Production Nando Mormone.

“Finalmente sposi è un film su una coppia che emigra in Germania, ma potrebbe essere la storia di chiunque si trovi nella condizione di dover espatriare per i più svariati motivi”. Qui la domanda sorge spontanea sulla loro posizione rispetto al tema più che mai attuale dell’immigrazione. Enzo è il primo a rispondere: “Noi al Sud siamo molto aperti, accettiamo storicamente chi viene da fuori: africani, asiatici, Borboni, francesi, spagnoli. Li abbiamo accolti tutti, forse abbiamo pure esagerato. Apriamo le porte, ma pure i porti, a chiunque, siamo fatti così”. Prosegue coinvolgendo Monica: “Pure lei la pensa come me, non per un fatto storico, ma per motivi familiari, nella sua famiglia se non sono più di una trentina, a tavola non si siedono”. Nando Mormone ricorda che spesso si parla di chi arriva ma non di chi parte. “Troppo spesso dimentichiamo che molti italiani che sono andati via hanno fatto grandi gli altri Paesi. Dovremmo pensare che anche coloro che arrivano potrebbero fare grande il nostro”.

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La conversazione si sposta su temi decisamente più leggeri -è la nuova comicità made in Sud che sta conquistando lo stivale- ricordando il loro primo incontro, la gavetta, il cabaret, i film di Troisi, la smorfia e Lello Arena, di cui riportano il motto ‘abbiamo unito le nostre incapacità’.

Il Futuro per Arteteca e Mormone? “La nostra fortuna è che noi finiamo una cosa e abbiamo già voglia di iniziarne un’altra. Il futuro vorremmo continuasse così”. Tra i prossimi progetti, Made in Sud Stories, una start-up sulla comicità che partirà a settembre, piccole storie web inedite, che coinvolgeranno tutti i comici della factory.

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Piccolo battito il titolo di quella di Monica e Enzo, nel frattempo al lavoro con Nando su un nuovo film.

Arteteca e Nando Mormone hanno ricevuto il Premio Italian Movie Award da Vezia Piemontino, Assistent Manager La Cartiera.

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